Ashtanga Vinyasa yoga: benefici e caratteristiche

L’Ashtanga vinyasa è uno degli stili di yoga più popolari e conosciuti in occidente. Se stai pensando di iniziare a praticarlo ecco una guida sui benefici, caratteristiche, definizione e storia dello yoga Ashtanga.

Cosa è lo Yoga Ashtanga Vinyasa Yoga?

Amato per la sua pratica dinamica, l’Ashtanga vinyasa è uno degli stili yoga più diffusi e popolari in occidente. Offre una pratica molto intensa in cui si suda molto e non ci sono momenti di pausa. Ogni movimento è collegato al respiro e per passare da un’asana all’altra si esegue una piccola sequenza di movimenti detta Vinyasa. Durante le lezioni si esegue sempre la stessa sequenza di movimenti, le lezioni sono quindi tutte uguali, ovviamente quello che cambia è il progresso che facciamo fisicamente e mentalmente man mano che pratichiamo. La pratica fluida dello yoga Ashtanga vinyasa punta al raggiungimento di uno stato meditativo e di consapevolezza attraverso il movimento.

ashtanga vinyasa

Non confondere Ashtanga con Ashtanga Vinyasa.

Per praticità facendo riferimento a questo stile yoga si parla di Ashtanga Yoga, ma in realtà si dovrebbe sempre dire Ashtanga vinyasa yoga. La parola Ashtanga è composta da due termini in sanscrito “ashta” otto e “Anga” parti. Significa quindi “le otto parti dello yoga”. Questo termine corrisponde alla classificazione fatta da Patanjali nei sutra dello yoga classico.

Quali sono le otto parti dello yoga? Ecco la divisione fatta da Patanjali:

1 Yama: I precetti etici esterni
2 Niyama: I precetti etici personali
3 Asana: Le posture
4 Pranayama: La respirazione
5 Pratyahara: Il ritiro dei sensi
6 Dharana: La Concentrazione
7 Dhyana: Meditazione
8 Samadhi: Unione con il Divino

Dalla definizione dello yoga di Patanjali derivano diversi stili di yoga, non solo l’Ashtanga vinyasa ma ad esempio anche lo Iyengar yoga. Ashtanga e Ashtanga vinyasa non vanno quindi confusi come una cosa sola, ma si tratta nel primo caso della classificazione delle otto parti dello yoga classico fatta da Patanjali, nel secondo caso di uno stile di pratica yoga che si ispira a questa classificazione. L’Ashtangha yoga si concentra principalmente sulla terza parte dello yoga ovvero le posizioni, integrandola con la quarta parte, cioè il respiro.

Non confondere neppure l’Ashtanga vinyasa col Vinyasa flow!

L’Ashtanga vinyasa non va neppure confuso con un altro stile yoga: il Vinyasa o Vinyasa flow. Questo stile yoga è simile all’Ashtanga vinyasa in quanto collega ogni cambio di posizione con dei movimenti, ma non esiste una sequenza fissa che viene ripetuta. Le classi di Vinyasa flow sono sempre diverse, mentre quelle di Ashtanga Vinyasa seguono una sequenza prestabilita.

Storia dell’Ashtanga Vinyasa yoga

Questo stile di yoga è stato divulgato da Krishna Pattabi Jois, allievo del grande maestro Sri Tirumalai Krishnamacharya (Anche B.K.S Iyengar, ideatore dello stile Iyengar fu allievo di questo grande maestro). Krishna Pattabi Jois istituì nel 1948 l’istituto di ricerca dell’Ashtanga Vinyasa a Mysore rendendo questa città indiana la capitale dello yoga. Lo stile d’insegnamento dell’Ashtanga vinyasa infatti viene anche chiamato Mysore style. L’Ashtanga vinyasa ha ispirato molti stili yoga dinamici che si sono sviluppati in occidente come il power yoga.

I principi chiave dell’ashtanga vinyasa

Ci sono alcuni termini con cui si familiarizza in questo stile yoga. Ecco un piccolo vocabolario dei concetti chiave della pratica dell’Ashtanga vinyasa.

Vinyasa: significa respiro nel movimento. Nell’Ashtanga vinyasa il respiro è strettamente sincronizzato al movimento. Per ogni movimento che faccio viene collegata un’inspirazione o un espirazione. Ci si riferisce al termine Vinyasa anche come alla sequenza che collega il passaggio da un asana all’altra.

Tristhana: i tre punti dell’attenzione (o dell’azione) che sono: lo sguardo (Drishiti), la postura del corpo (asana), il respiro (pranayama). Focalizzando la mia azione contemporaneamente su questi tre punti posso purificare e rafforzare il corpo, il sistema nervoso e la mente

Drishiti: i punti della concentrazione visiva, dove va a poggiare lo sguardo, sono nove (Naso, tra le Sopracciglia, Ombelico, Pollice, Mani, Piedi, in alto, Destra e Sinistra)

Asana: le posture che vengono eseguite nelle serie

respirazione ujjayi

Pranayama, Il respiro: Nell’Ashtanga vinyasa viene praticato il Pranayama (controllo del respiro). Ci sono molte tecniche per controllare il respiro, quella più usata nell’Ashtanga vinyasa è chiamata Ujjayi.  

Il Respiro Ujjayi: significa  “respiro vittorioso” è un tipo di respirazione rumorosa in cui si trattiene più a lungo l’aria nella gola e nel naso, una respirazione lenta che calma la mente e da più energia al corpo.

Bandha: significa unire, bloccare, allacciare assieme e si traduce nel contrarre una determinata parte del corpo durante l’asana o la respirazione per attivare quella zona sia a livello fisico che energetico.

I bandha sono tre (Mula bandha, Uddhyana bandha, Jalandhara bandha) più un quarto bandha che consiste nell’attivazione di tutti e tre i bandha assieme detto Maha Bandha.

  1. Mula Bandha : localizzato nel pavimento pelvico che agisce sul chakra delle radici Muladhara, nello yoga Ashtanga è attivato durante la respirazione Ujjayi e in molte asana
  2. Uddhyana Bandha: localizzato nella zona del diaframma, agisce sul terzo chakra Manipura, il plesso solare.
  3. Jalandhara Bandha: localizzato nella zona della gola, agisce sul quinto chakra, Visuddha.

 

BENEFICI DELL’ASHTANGA VINYASA

I benefici di questa pratica yoga sono molti, in generale si verifica un potenziamento del benessere psico-fisico. Facendo yoga stiamo meglio nel nostro corpo-mente proteggendo a rafforzando organi e sistemi che la vita stressante e I ritmi frenetici mettono sotto pressione

I benefici principali sono:

  • Migliore qualità del sonno
  • Migliore postura (sollievo dei dolori collegati alla postura mal di schiena, mal di collo..)
  • Aumenta la flessibilità delle articolazioni
  • Migliora il coordinamento dei movimenti
  • Miglioramento della forza muscolare
  • Aiuta a tonificare il corpo
  • Stabilizzazione dell'equilibrio psico-emotivo
  • Rafforzamento sistema cardiovascolare
  • Controllo degli stati d'ansia e stress
  • Benessere spirituale
  • Migliora la concentrazione mentale
  • Stimola la creatività
  • Abbassa la pressione sanguigna
  • Migliora la gestione delle energie
  • Ricarica di buon umore
  • Aiuta la digestione

Come è una classe di Ashtanga Vinyasa?

lezione di ashtanga

 

L’Ashtanga vinyasa viene anche definito come lo stile della meditazione in movimento, perché non ci sono mai pause. Le classi iniziano con un canto dedicato a Patanjali:

 

auṁ vande gurūṇāṁ caraṇāravinde sandarśita svātma sukhāva bodhe 
niḥ-śreyase jaṅgali-kāyamāne saṁsāra hālāhala mohaśāṁtyai 
ābāhu puruṣākāraṁ śaṁkhacakrāsi dhāriṇam sahasra śirasaṁ śvetaṁ
praṇamāmi patañjalim auṁ
OM, Mi inchino e onoro i piedi di Loto della pluralità dei Maestri, che risvegliano la comprensione nella gioia del puro Essere, che sono il completo assorbimento nella gioia, guaritori della giungla, eliminando la delusione causata dal veleno del Samsara. Mi inchino davanti al Saggio Patanjali, che ha mille teste bianche e luminose e che, assumendo una forma umana, tiene nelle sue braccia una conchiglia (suono divino), una ruota  e una spada Io mi inchino OM

 

Si procedere poi all’esecuzione di cinque ripetizioni del saluto al sole A e cinque ripetizioni del saluto del sole B. Poi si passa all’esecuzione della sequenza. Nell’Ashtanga vinyasa ci sono in realtà sei serie fisse.

  • La prima serie Yoga Chikitsa
  • La serie intermedia Nadi Sodhana
  • La serie avanzata Stira Bhagah Sampta che ha quattro varianti (a,b,c,d)

Nelle classi di Ashtanga vinyasa si pratica principalmente la prima serie, il passaggio alle serie successive implica una costanza e un approfondimento della pratica yoga molto impegnativa tipica di chi decide di diventare insegnante o comunque di dedicare allo yoga molto del proprio tempo e delle proprie energie. 

ashtanga yoga

Tutte le sequenze si chiudono con Shavasana la posizione di riposo, importantissima per assorbire i benefici della pratica e la lezione si conclude con un mantra cantato di augurio di pace: 

auṁ svasti-prajā-bhyaḥ pari-pāla-yaṁtāṁ nyāyena mārgeṇa mahīṁ mahīśāḥ go-brāhmaṇebhyaḥ śubham-astu nityaṁ lokāḥ samastāḥ sukhino-bhavaṁtu auṁ śāntiḥ śāntiḥ śāntiḥ

OM, che tutta l’umanità possa essere felice. Che persone eccezionali e con animo nobile possano governare proteggendo la terra in ogni modo attraverso il sentiero della giusta virtù. Che possa esserci perpetua gioia per coloro che conoscono la reale natura delle cose. Che tutte le creature del mondo possano essere felici. Pace, Pace, Pace OM

ashtanga-yoga

Ora che conosci la struttura dell'Ashtanga vinyasa non ti resta che indossare un pantalone e una maglietta comodi e prendere un buon tappetino yoga!

 

 

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