Il calendario vedico nella pratica yoga

Calendario SOLARE e LUNARE

In occidente i ritmi sono scanditi dal calendario Gregoriano che è un calendario solare. Il sole però non è l’unico astro con cui si può scandire il passaggio del tempo e dei mesi. In oriente infatti in molte culture del presente e del passato (Babilonese, Cinese, Indiana, Ebraica) si affidavano al calendario lunare

calendario lunare e solare

Tra queste la cultura induista che è legata all’ayurveda e alla pratica yoga. Alla luna sono attribuite sia dalla scienza che dal folklore molte influenze verso la Terra e i suoi abitanti.

La luna esercita una forte attrazione in particolare sui liquidi della terra, in particolar modo alzando e abbassando le maree. Dato che il nostro corpo è principalmente composto d’acqua è facile intuire come la luna eserciti quindi un’influsso anche su di noi.

Abbiamo chiesto Rossella (@io_sono_ross), la nostra guida del mondo dell’ayurveda, di spiegarci meglio questo legame all’interno del calendario vedico.

IL CALENDARIO VEDICO

LE EKADASHI

Il calendario induista, denominato anche calendario vedico, è uno strumento di antichissima conoscenza che viene utilizzato, in particolar modo, per studiare le fasi lunari.

In alcune scuole di yoga, secondo la tradizione, in base a questo calendario vedico viene praticato un digiuno rigenerante.

Secondo l’ayurveda, la nostra costituzione è formata dai dosha, ovvero da una somma di elementi naturali (acqua, etere, aria, fuoco e terra) che sono influenzati dall'ambiente che ci circonda e dalle stagioni, di conseguenza anche il trascorrere delle fasi lunari modifica il nostro equilibrio elementare.

fasi lunari

In particolare durante le fasi lunari Ekadashi, che in sanscrito significa Undici, si ha un aumento di acqua e aria verso l'alto, di conseguenza è facile sentirsi appesantiti e stanchi, ed è per questo motivo che molti praticanti di yoga si dedicano al digiuno Upavasa

EKADASHI E L’ALIMENTAZIONE

Premessa

E' importante ricordare che qualunque pratica di digiuno deve essere effettuata solo ed unicamente da persone adulte che stanno bene di salute, che non hanno problemi nella zona del secondo e terzo chakra, ovvero problemi nel tratto digerente e urogenitale. I bambini non sono soggetti a queste pratiche.

IL DIGIUNO

Questa pratica rientra nel percorso di crescita del praticante di yoga e di chiunque altro desideri intraprendere un percorso spirituale e di riconnessione con la natura. Secondo l'ayurveda la pratica periodica di Upavasa deve essere effettuata, seguendo l'Ekadashi, due volte al mese, in coincidenza con l'undicesimo giorno di luna calante e luna crescente.

Durante quei giorni del mese l'organismo prepara il corpo a ricevere l'esperienza di riconnessione con l'energia della luna, producendo una trasformazione della linfa nel corpo che mira alla purificazione dei canali corporei che serviranno ad alleggerirci dall'aria e dall'acqua in eccesso.

Se praticate per la prima volta il digiuno è consigliato assumere frutta fresca e succosa se si percepiscono troppo i rumori della fame, per passare in un secondo momento ad assumere solo liquidi ed infine essere pronti per una terza e quarta volta con un digiuno a secco. Ma se non sentite una buona risposta del vostro corpo al digiuno potreste semplicemente alleggerire la vostra dieta durante quei giorni, non assumendo proteine animali e legumi, considerate ad esempio tisane, minestre e vellutate.

Il giorno seguente la reintegrazione dell'alimentazione deve essere graduale per non appesantire nuovamente l'organismo, infatti è opportuno, dopo aver effettuato l'igiene orale, iniziare con un frutto leggero, per poi durante la giornata riprendere a piccole dosi i restanti alimenti.

meditazione-della-luna

EKADASHI E SPIRITUALITA’

Dal punto di vista spirituale l’EKADASHI è il giorno perfetto per praticare una profonda meditazione con alte frequenze vibrazionali, ad esempio selezionate dai mantra, personalmente in questo caso consiglierei il mantra di Shiva (Om – Na – Mah – Si – Va – Ja) essendo colui che rappresenta al meglio l'Ekadashi.

EKADASHI E PRATICA YOGA

Infine per quanto riguarda la pratica di yoga dal punto di vista ayurvedico, consiglierei pratiche adatte ed eliminare il dosha Vata (aria + etere) e a sviluppare calma, stabilità e mobilità della colonna, di conseguenza asana da seduti, piegamenti indietro, torsioni e aperture del cuore e del bacino.

 

L'autrice dell'articolo è Rossella di @io_sono_ross nella sua pagina potete approfondire la conoscenza sul mondo ayurvedico

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