Il carbon footprint dello yoga: un business in crescita
Si stima che nel mondo siano circa 200 milioni le persone che praticano yoga a più livelli, dai neofiti agli esperti.
Il business dello yoga è in costante crescita già da alcuni anni e la pandemia, specialmente durante il lockdown, ha dato ulteriore impulso a questo trend. Basti pensare che a dicembre 2019 il tappetino yoga era al 45esimo posto nella classifica degli oggetti più venduti su Amazon. Quattro mesi dopo, Marzo 2020 il tappetino yoga aveva scalato la classifica di ben 27 posizioni piazzandosi al 18esimo posto!
Le stime di crescita per il business dello yoga sono ottimistiche. Attualmente il giro d’affari mondiale dello yoga è di 60 miliardi di dollari, la cifra comprende tutto ciò che riguarda lo yoga: dai corsi, ai vestiti, agli accessori. In particolare per quanto riguarda la vendita di tappetini yoga, se nel 2021 il giro mondiale di affari è stimato attorno agli 11.7 miliardi di dollari, si prevede che entro il 2026 si arrivi a 15.2 miliardi di dollari. Calcolando che in media un tappetino yoga costa 50 - 60$ possiamo dedurre che nel 2021 siano stati venduti circa 234 milioni di tappetini yoga.
Per quanto riguarda l’Italia sono circa 2.5 milioni le persone che dichiarano di praticare yoga e il relativo giro d’affari è di 200 milioni di euro.
Con questi volumi la sfida sostenibile diventa cruciale, anche lo yoga deve confrontarsi con il proprio carbon footprint.
QUALI TAPPETINI VENGONO VENDUTI E ACQUISTATI NEL MONDO?
Se il PVC resta l’unica opzione presente sul mercato in luoghi come il Sud America, in Europa e Nord America i grandi marchi optano su plastiche come il TPE e il PU. Nell’Asia meridionale, la patria dello yoga, non si ha la necessità di investire nei tappetini di plastica, si usano I tappetini in cotone che però sono molto sottili e non sono apprezzati in occidente, dove si preferisce un tappetino più ammortizzante. In oltre l’asia meridionale ha un clima umido che conferisce ai tappetini in cotone più attrito e quindi agevola il grip, ovviamente questo non è possibile in altre parti del mondo con climi diversi.
COME SONO FATTI I TAPPETINI YOGA
La grande maggioranza dei tappetini yoga commercializzati è fatta di materiali plastici: PVC, PER e EVA che sono polimeri derivati dal petrolio. Il PVC (Polivinilcloruro) è il materiale più usato e diffuso al mondo, ma grazie a campagne di informazione ambientaliste è più facilmente catalogato dai consumatori come un prodotto inquinante e di bassa qualità.
Per questo molte aziende di prodotti per lo yoga hanno puntato su altre plastiche come il TPE (Termo elastomero plastico) e il PU (Poliuretano) che rispetto al PVC sono potenzialmente riciclabili e richiedono meno energia in fase di produzione, ma di fatto non permettono una svolta ecologica in questo settore, più che altro generano molto greenwashing in quanto permettono ai brand di tappetini yoga di pubblicizzare il TPE e il PU come ecologici solo perché meno impattanti del PVC.
TAPPETINI YOGA SOSTENIBILI
I tappetini naturali sono ancora una nicchia perché presentano alcune criticità.
La prima sfida è Il grip. Per ottenere un buon grip coi materiali naturali spesso è necessario inserire qualche elemento chimico o plastico, ad esempio molti tappetini in sughero sono di fatti con una base in TPE. Questo quindi vanifica il tentativo sostenibile.
L’altra discriminante che frena il mercato de tappetini naturali è Il costo finale. Le materie naturali sono più costose della plastica. Il prezzo finale è quindi più alto, anche se spesso i tappetini di plastica rivelano la loro scarsa qualità dopo poco tempo, infatti tendenzialmente è necessario sostituire il tappetino dopo pochi anni di utilizzo.
Lo yoga è la disciplina del benessere, il nostro desiderio è che diventi effettivamente eco-friendly per questo Natmat26 si impegna nel divulgare informazioni utili per gli yogi per conoscere i processi produttivi dietro i tappetini e gli accessori yoga. Inoltre Natmat26 vuole essere anche la prova tangibile che creare prodotti con materiali sostenibili che possano essere circolari e senza problemi di smaltimento è qualcosa di concretamente possibile. Si tratta solo di fare una scelta, una scelta consapevole.
SE L'ARTICOLO TI E' PIACIUTO
Seguici su INSTAGRAM!
ARTICOLI CORRELATI
SCEGLIERE IL TAPPETINO PIU' SOSTENIBILE
Lascia un commento
Si prega di notare che i commenti devono essere approvati prima della pubblicazione