Racconti Yoga: Veronica la yogini innamorata della montagna

Spesso ci viene chiesto perchè fare yoga? Ci sono molti motivi e percorsi che portano allo yoga o che lo yoga permette di percorrere. 

Vogliamo condividere l'esperienza di Veronica

( @vero_yoga_  ) una yogin, che come piace a noi, ha un legame particolarmente intenso con la natura.

Speriamo che questa storia possa esservi d'ispirazione.

"Mi chiamo Veronica, sono un’anima curiosa e ricercatrice. Sette anni fa una mano sapiente ha messo lo yoga sul mio cammino.

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Mi trovavo in un momento di stallo della mia vita, avevo appena finito gli studi universitari ed ero in cerca di un lavoro. Stavo vivendo una grande trasformazione interiore e stavo mettendo in discussione tutte le mie sicurezze.

qualcosa dentro di me parlava una lingua diversa che non conoscevo e non sapevo interpretare.

Iniziai un percorso di yoga in una palestra della mia città per dedicare più tempo a me e al lavoro sul corpo, che avevo messo da parte, dopo aver lasciato la scuola di danza a diciannove anni.

 

Lo yoga aprì un varco attraverso cui vidi una luce calda e viva. Ricordo ancora come faticai durante la prima lezione, di come mi sentii dentro un corpo non mio, rigido e corazzato. Da quella prima lezione non ho mai più smesso di praticare. Più passavo tempo sul tappetino, più il desiderio di conoscere profondamente questa disciplina aumentava; così tre anni dopo intrapresi la mia prima formazione da insegnante.

Da quel momento, il viaggio nello yoga divenne sempre più profondo, complesso e affascinante; anche la mia pratica cambiò molto.

 

Sono sempre stata una grande amante della Natura, in particolare mi sento a casa nei paesaggi montani, dove il vento soffia forte e le gambe macinano kilometri.

Fin da piccola sono stata abituata a rifuggire gli ambienti cittadini e a cercare la compagnia delle farfalle, dei cavalli e delle nuvole; il vento è la mia musica preferita e amo camminare nei verdi boschi. Il rapporto che ho con la montagna, in particolare, si basa su un forte rispetto dell’ambiente in cui mi trovo e delle creature che lo abitano. La Madre Terra, dalla montagna al mare, ci fa dono della sua ricchezza e abbondanza e in questo dono siamo immersi ogni giorno. E’ un pensiero talmente potente!

Calpestiamo e siamo sorretti dalla Terra che con i suoi cicli, ci indica sempre qual è la direzione e cosa dobbiamo fare.

Ti starai chiedendo cosa c’entra tutto ciò con lo yoga?

 

Parto dalla mia esperienza per spiegarti questo concetto. Da quando salgo sul tappetino, la pratica ha sviluppato in me una tendenza a lasciare andare il superfluo, ad arrivare al succo delle cose; ha scardinato certi mindset e automatismi. E ho fatto diverse esperienze che mi hanno dato l’opportunità di avvicinarmi al vero Sé: ciò che siamo per natura e che disimpariamo diventando grandi.

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Quando trovi la pace nel tuo corpo, che fa parte della Natura di questo meraviglioso Cosmo, trovi pace in ambienti naturali, dove c’è silenzio e non esiste asfalto. Quando impari ad ascoltare il tuo respiro e il Prana che ti anima, lo osservi nelle altre creature e ne percepisci la potenza.

Credo che il rapporto yoga – natura sia davvero stretto e interdipendente e nasca proprio dallo studio empirico che i primi yogin fecero della natura per replicarne le diverse espressioni attraverso gli Asana.

 

Se ti soffermi a considerare i nomi degli Asana ti accorgerai che la maggior parte è associata ad animali o elementi naturali, per esempio

  • Bhujangasana (posizione del cobra)
  • Ardha Chandrasana (posizione della mezza luna) 
  • Tadasana (posizione della montagna)

 

Sono tutti elementi che noi conosciamo e vediamo in Natura, ma la cosa che a me stupisce di più, è come lo yoga ti permetta di vivere questi elementi, entrandoci dentro e diventando Cobra, Mezza Luna o Montagna, con gestualità codificate e piene di significato.

Gli Asana sono archetipi.

 

Simboli che ci permettono di vivere la Natura anche dentro di noi; ogni posizione ha il suo significato e le sue peculiarità. Mentre pratico Yogasana il mio corpo replica la connessione a un determinato aspetto della Natura e questo arricchisce la Sadhana del praticante, in modo esponenziale.

 

La Natura è il luogo meditativo per eccellenza, dove non ci sono cose da fare, scadenze da rispettare o bollette da pagare, ma è il luogo dove il solo esistere basta. La disciplina dello yoga insegna proprio questo a calarsi nel presente, spogliandosi degli attaccamenti e del vortice dei pensieri.

 

La Natura esiste e si manifesta, gli animali non conoscono il tempo e tutto è vissuto nel qui ed ora. Pertanto, trovo spesso rifugio nella natura che mi accoglie come maestra ed io, come umile allieva, le offro la mia pratica.

Grazie per il tempo che hai speso a leggere queste righe e grazie a Ilaria e Gabriele di Natmat26 per avermi dato spazio sul loro blog.

Buona pratica e con affetto,

Veronica"

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